Descrizione
Premesso che con la deliberazione della Giunta Regionale n. 100 dell’11 marzo 2024 "Articolo 3 della legge regionale 7 luglio 2020, n. 13 è stato dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale, per la grave crisi idrica nel settore potabile per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani” ed è stato nominato il Commissario delegato alla realizzazione degli interventi necessari per affrontare, gestire e superare lo stato di crisi e di emergenza idrica nel settore potabile;
Vista l’Ordinanza n. 1 del 04/04/2024, del Commissario Regionale delegato alla realizzazione degli interventi necessari per affrontare, gestire e superare lo stato di crisi e di emergenza idrica nel settore potabile per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani fino al 31 dicembre 2024, con la quale è stato approvato il "Vademecum delle azioni e buone pratiche finalizzate al risparmio idrico potabile ed alla riduzione dei consumi”;
Ritenuto che è necessario adottare idonee misure per venire incontro alla grave crisi idrica a causa della drastica riduzione delle risorse idriche, attraverso misure di razionalizzazione delle
fonti di approvvigionamento idrico esistenti nel territorio;
Preso atto che è necessario intervenire per evitare possibili situazioni di spreco dell’acqua;
Atteso che dalle ricerche portati avanti negli ultimi anni di Università ed Enti Scientifici e di Ricerca si evince
- 30 litri: è lo spreco di acqua se si lascia il rubinetto aperto per tre minuti mentre ci si lava i denti;
- 20 litri: è lo spreco quando facciamo scorrere acqua per sciacquare il rasoio mentre ci si rade;
- 20 litri: ogni giorno, sono i litri risparmiati se installiamo nei wc cassette di scarico a flusso differenziato;
- 40-60 litri: è il risparmio per ogni lavaggio di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico;
- 100 litri: è il risparmio di acqua se si lava l’auto con un secchio anziché con il tubo di una pompa;
- 4 litri: è il risparmio giornaliero se si lavano le verdure lasciandole in ammollo invece di usare l’acqua corrente.
Secondo le stime più recenti, nelle abitazioni il consumo medio di acqua ad uso civile (residenziale e terziario) rappresenta circa il 20% dei consumi totali, con una dotazione idrica pro capite (al netto delle perdite) di circa 200 litri per abitante al giorno
Ravvisata l’urgenza e la necessità di vietare l’utilizzo dell’acqua per annaffiare giardini, aiuole, riempimenti di piscine private, lavaggi autovetture, ciclomotori e per qualsiasi uso diverso da quello per fini zootecnici;
Visto l’art. 98 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 che detta "Norme in materia ambientale” disponendo, tra l’altro, ai gestori o utilizzatori delle risorse idriche di fare un uso controllato dell’acqua in quanto bene prezioso da tutelare;
Visti gli artt. 50 e 54 del D.Lgs n. 267/2000;
ORDINA
di applicare nel territorio comunale il vademecum delle azioni e buone pratiche finalizzate al risparmio idrico potabile ed alla riduzione dei consumi predisposto dal commissario delegato dell’Autorità di bacino del distretto ideografico della Sicilia e precisamente:
- Controllare l’efficienza dell’impianto idrico e verificare la presenza di eventuali perdite: con un rubinetto che gocciola si possono perdere fino a 5 litri al giorno d’acqua;
- Non fare scorrere inutilmente l’acqua. L’esempio più classico? Lavarsi i denti con il rubinetto aperto, sprecando fino a 30 litri d’acqua, a fronte di un solo litro e mezzo con un utilizzo corretto;
- Razionalizzare gli utilizzi anche in cucina, usando bacinelle per il lavaggio della verdura invece dell’acqua corrente. Attenzione anche quando si lavano i piatti a mano: tenere il rubinetto aperto significa lasciare scorrere 12 litri al minuto se non si chiude il rubinetto;
- Scongelare gli alimenti all’aria ed in una bacinella L’abitudine di lasciarli sotto l’acqua corrente calda o fredda comporta un consumo di circa sei litri al minuto;
- Riutilizzare l’acqua tolta dall’acquario Si può usare per annaffiare le piante e i fiori in quanto è ricca di sostanze fertilizzanti;
- Nel caso in cui si usi la lavastoviglie, i piatti possono prima essere sciacquati con l’acqua di cottura della pasta o usata per lavare le verdure;
- Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. Questi i consumi medi stimati: fino a 15 litri per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio (7 litri in classe A+++), 45 litri per un carico di lavatrice (classe A), preferendo lavaggi a temperature basse. ENEA inoltre specifica che con l’installazione di pannelli solari si eviterebbero i consumi elettrici per scaldare l’acqua necessaria agli elettrodomestici;
- Sostituire i vecchi elettrodomestici con modello a risparmio energetico. Dovendo sostituire una nuova lavatrice o lavastoviglie, acquista quelle di nuova generazione che consentono di risparmiare il 50% d’acqua e di regolare la quantità erogata in base al carico. Per avere il massimo dell’efficienza e del risparmio, selezionare la modalità eco;
- Se possibile utilizzare rubinetti con sensori o comunque utilizzare dispositivi che riducono il flusso dell'acqua (valvole rompigetto);
- Installare sciacquoni a doppio tasto. In questo modo è possibile risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno, considerando che con lo scarico monopulsante si usano fino a 16 litri di acqua;
- Preferire l’uso della doccia a quello della vasca da bagno. Nel primo caso si usano 40 litri d’acqua, mentre nel secondo si consumano mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua. Il risparmio è di circa 1.200 litri d’acqua all’anno;
- In caso di lunghi periodi di inutilizzo (es esempio quando si parte), è bene chiudere l’impianto idrico centrale;
- Installare sistemi di raccolta per l’acqua piovana per usi non potabili (ad esempio lavaggio auto) e per innaffiare;
- Utilizzare sistemi temporizzati per l’irrigazione a goccia o in subirrigazione, ottenendo maggiore efficienza idrica;
- Innaffiare, se proprio è indispensabile farlo, le piante del tuo balcone o giardino, la notte (23- 5). L’acqua evaporerà più lentamente, per un risparmio medio complessivo di circa 5-10 mila litri all’anno;
- Non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio dei veicoli privati e in ogni caso utilizzando il secchio anziché il getto continuo, in questo modo potremmo risparmiare 400-500 litri;
- Non utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
- Non utilizzare l’acqua potabile per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine. La grave crisi che attraversiamo ne impone il non utilizzo;
- Recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori o dell’asciugatrice e riutilizzarla per usi domestici, ad esempio per il ferro da stiro (è molto simile all'acqua distillata o demineralizzata);
- Diversificare l’uso dell’acqua a seconda della sua qualità: tra acqua potabile, piovana, grigia e nera;
- Utilizzare, se possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque generate dalle operazioni di igiene personale (acque grigie);
- In giardino, effettuare operazioni sul terreno per trattenere il più possibile l’acqua;
- Installare coperture vegetali sui tetti e giardini Esse possono assorbire fino al 50% di acqua piovana, riducono la possibilità di allagamenti in caso di forti precipitazioni. Non solo: esse favoriscono l’isolamento termico del tetto, riducono le polveri sottili e creano un microclima più gradevole, con meno calore dovuto all’irraggiamento;
- Utilizzare pavimentazioni drenanti nelle superfici esterne agli edifici, favorendo la ricarica delle falde e mitigando l’effetto "isola di calore”.
DISPONE
Al Comando di Polizia Municipale e a chiunque spetti di vigilare sull’esecuzione della presente ordinanza, di assicurarne il rispetto nei modi e tempi di legge.
Per chiunque violi la presente Ordinanza, l’applicazione della sanzione pecuniaria variabile da 25 euro (euro venticinque) fino a un importo massimo di 250 euro (euro duecentocinquanta).
INFORMA
Per quanto riguarda eventuali contenziosi relativi alla violazione della presente Ordinanza verranno applicati i principi stabiliti dalla legge 689/1991 e successive modificazioni ed integrazioni.
Avverso la presenta Ordinanza è ammesso ricorso al T.A.R. Sicilia entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente atto, ovvero con ricorso Straordinario al Presidente della Regione Siciliana entro 120 giorni decorrenti dal medesimo termine.
La presente Ordinanza viene portata a conoscenza e resa pubblica su tutto il territorio comunale, con la pubblicazione all’Albo Pretorio online e nella home page del sito istituzionale del Comune (www.comune.villarosa.en.it).
La presente Ordinanza viene trasmessa alla Prefettura di Enna, alla Stazione dei Carabinieri di Villarosa e al Comando di Polizia Municipale.